sabato 28 marzo 2009

Manifesto pro Veg di Olga in confronto al quale le parole della canzone degli Smiths sono una roba ridicola


Mi viene in mente una frase di Dio* che recita più o meno così: " se Dio non avesse voluto che mangiassimo animali, non li avrebbe fatti di carne" e ammetto che questa frase stupenda e cinica mi ha sempre fatto ridere e spesso l'ho usata in passato, quando incocciavo in discorsi con vegetariani e/o animalisti.

[la solita deficiente che sdrammatizza o evita discorsi impegnati citando battute altrui (l'altra frase che cito appartiene sempre al Dio succitato e riguarda la prova matematica che Dio non è un'entità femminile: "se Dio fosse femmina, lo sperma saprebbe di Nutella" - e con questa mi gioco la fascia Olga Oxfordian Manners World Champion 2009 ottenuta lottando peggio che ad una competizione ad eliminazione anche fisica tra 12.450 donne e un solo Hugh Jackman a disposizione, e mi sputtano in maniera sempiterna agli occhi del mio sparuto pugno di lettori, ma tant'è... berrò l'amaro calice e qualora iniziassi ad avvertire una sinistra aria di gelo e isolamento, gente che non mi scrive più, che mi toglie il saluto, che cancella i miei indirizzi, che fonda su Facebook il gruppo "Uccidiamo Olga lentamente a colpi di fichi maturi sulla fronte", che scrive OLGA E' UN PUTTANOIDE D'INAUDITE PROPORZIONI con la bomboletta sui muri di casa - i muri esterni, ovvio,s e fossero interni mi preoccuperei anzichenò - dicevo, per consolarmi ciuccerò una costoletta di maiale (attenzione alle sfumature: la ciuccerò, non la mangerò)].

..Poi, un bel giorno, scopro che la carne non mi piace granché. Non ne sento la voglia, così come non sento più il desiderio delle sigarette, quell'amore quasi clandestino e vergognoso e lacerante che ti spingeva, nel cuore della notte, a metterti di nuovo le lenti a contatto cercando di non accecarti con le unghie lunghe, lisciarti alla meno peggio i capelli, infilarti qualcosa di decente al posto del poco delicato pigiama viola a fantasia di cazzetti blu elettrico (e qua, anche gl'ipotetici ultimi due lettori, sento di averli persi per sempre), esporre il tuo corpo ad un brusco sbalzo - dall'ottimale temperatura sottocoperta al gelido schiaffo della notte scura, occhi che lacrimano, punta del naso crinata e guance ferite dalla lama dell'aria invernale - e bestemmiare nell'accorgerti che hai dimenticato gli spiccioli per il distributore automatico e che l'unica moneta nel portafogli è un'agghiacciante banconota da 50 euro e la macchinetta non dà resto oltre la soglia dei 3 euro, ma tu sei talmente innamorato, sedotto, soggiogato, affascinato, incantato (ovvero: inculato ben bene) dalle sigarette, che non esiti a trasformare in un istante 50 euro in aria velenosa.

Ho quindi fatto una specia di test su me stessa (è la seconda cosa** che mi piace di più al mondo, quella di fare esperimenti su me stessa e vedere che cacchio salta fuori, in ogni contesto e con tutti gli esseri umani che mi capitano a tiro): niente ciccia e niente latticini per una settimana.
Risultato: sto da Dio. Non mi sveglio più la mattina con quella sinistra sensazione kafkiana di essermi trasformata - durante il travagliato sonno - in un antropomorfico torcolo di merda (e fuori un altro lettore, e via andare...). Occhiaie sparite. Energia. Pelle luminosa. Intestino contento. Salute ritrovata.
E allora eccomi qua: Olga ha compiuto un ennesimo cambiamento, ha spezzato un'altra catena (perché questo è, alla fine, ciò che può succedere di più bello nella vita: non sprecarsi a priori in nome di legami che non si ha più la forza e il coraggio di mettere in discussione - per abitudine, per lassismo, per DIPENDENZA - aggiungo io, ma spezzare catene.
E' il mio nuovo hobby, spezzare catene, ovvero sfanculare certe presenze - anche umane, eh sì - parassitarie e uccidere abitudini subdole e falsamente piacevoli).
Ok, per farla breve: leggetevi il testo di Morrissey, perché, in fondo, se non mangio carne è anche per loro, gli animali, ovvero per tutti gli esseri viventi che vengono creati, allevati e distrutti per l'unica loro "colpa" di non essere uomini, e contemporaneamente esser fatti di ... carne.
Così la gente la smette di dire che sono un essere demoniaco nelle cui vene scorrono strani globuli che ad un ingrandimento al microscopio rivelano sembianze riconducibili al viso di Wanna Marchi, di accusarmi di essere un mostro mitologico tipo centauro, metà Olga e metà Stronza.
Così recupero anche il mio pugno di lettori in un colpo solo.
Quanto sono buona.
E lo credo: sono fatta di... carne! Haha.

* Dio = Daniele Luttazzi
** la prima cosa è talmente ovvia che non dovrei neanche sprecarci questa nota. Eh, sì... collezionare santini è la cosa più bella che una donna possa voler fare, altro che trombare ... ops, ho riperso in una botta sola tutti quanti i miei lettori. Che idiota...
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SVELAMENTO DELLA VERITA':
no, è che adoro Hitler.
Egli non fumava ed era vegetariano.
Un esempio per tutti.
E ora, dopo quest'ultima e aberrante affermazione, vi avverto che avete il dovere morale di uccidermi e cucinarmi con un rametto di rosmarino, una sfumata di vin bianco, un'ombra di timo e servirmi con un corposo Rosso Piceno superiore e un contorno di fave tenerelle tenerelle.
Mangiatemi e apprezzatemi ruttando.

1 commento:

  1. Intanto, vaffanculo, l'unica cosa che ho potuto mangiare sabato sera è stata una misera ciotola di fragole al limone..
    poi, dice, uno si dà all'alcol (Pignocco e Branmcamenta con ghiaccio: alcol, uva ed erbe, Moz non avrebbe nulla da eccepire, I suppose....).
    Che deve fare una povera crista quando si ritrova burro, formaggio e strutto OVUNQUE?!
    ah, dimenticavo: anche l'insalata scondita ho mangiato, ma era scondita perché ... non faceva parte del contorno, ma era un elemento decorativo dei piatti dei miei amici (che squallida, Olga, a "magnà le foje" delle decorazioni, eh!).

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