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mercoledì 27 maggio 2009

Lars amandi




(immagini tratte dal film Antichrist, di Lars Von Trier)

Il film poggia su una domanda: e se il mondo fosse stato creato da Satana?
Lars Von Trier risponde.
Non vedo l'ora di sapere cosa!

giovedì 16 aprile 2009

Una rivoluzionaria serata al cinema

Gente che non si lava, battute che non fanno ridere, boscaglia bella, per carità, ma che dopo due ore inizia a svangare i cosiddetti, schioppettate secche, gente che schiatta senza il pathos evocativo /annunciativo/ preparafazzoletto del filmone che si rispetti, uomini decisamente brutti e sudati, frasone ad effetto tipiche del fanatico integralista invasato (ogni rivoluzionario è fanatico di qualcosa, sennò dove troverebbe la forza di fare la rivoluzione?)... insomma, finalmente un film sul Che uomo, senza orpelli e ridondanze, un film la cui unica pecca risiede in una certa rilassatezza ritmica (ma è anche un pregio: la rivoluzione non s'è fatta in un giorno o - come dicono gli anglosassoni: Rome wasn' t built in a day, cazzo! - cazzo è una mia aggiunta, non l'hanno detto gli anglosassoni), pecca che ho comunque apprezzato, perché è chiaro che anche a far la rivoluzione ci si rompe un po' le palle, eh! Tutto il giorno nel bosco, senza lavarsi, le solite facce, i bar chiusi la sera, senza potersi neanche spaparacchiare sul divano a guardare la tele...
Basta con le leggende, finalmente la realtà, con buona pace di Taibo II, i Buena Vista Social Club, i centri sociali, le bandiere del PD (intesa come sonora bestemmia) e la zeppola di Gianni Minà...

- Mi sa che i tuoi amici dopo questo film non ti parleranno più.
- Mi sa che anch'io dopo questo film non mi parlerò più.

- Ancora altri dieci minuti e divento de destra!

- Non posso guardare seriamente Fidel Castro, non dopo aver visto Woody Allen....

- Cazzo, ma quello è Woody!
- Doveroso omaggio di Soderbergh...

Questi ed altri commentini vari per dire che ieri sera, su 4 amici che eravamo, il film è piaciuto solo a me. Perché io - solo io - sono una persona seria*.

(*Parma Letale! C'era quel bonazzo stratosferico di Rodrigo Santoro occhioni-da-cerbiatto nella parte di Raul Castro!!! e Benicio Bel Toro, un bel bocconcino, hai da vedere che glutei - oddio, sarà un due metri di manzo buono, e...
ops! Scusate, dimenticavo... torniamo alla realtà.
Già, siamo seri: la realtà... qualcosa mi dice che alla visione della seconda parte sarò sola como un pobre perro.)

giovedì 9 aprile 2009

Battutella battutella!


- Ma d-dove sono io e ch-che ne è di tutti ... dove sono i miei amici?!
- Lei deve capire che chiunque conoscesse è morto da quasi 200 anni...
- Perché non erano vegetariani!
(dialogo post risveglio da ibernazione tra Mike/Allen e i dottori, tratto da Il Dormiglione)

domenica 22 marzo 2009

E' sempre un gran giorno quello in cui si scopre l'esistenza di un genio: Jan Svankmajer

(Jan Svankmajer)

(immagine della cover dell'oggetto del desiderio)

(da: Dimensions of Dialogue)


(da: Alice)

Ho scoperto solo oggi, tramite Cineblog, questo regista polacco e i suoi cortometraggi (fate un salto qui e godete, io ancora mi devo riprendere e niente tornerà come prima, ma forse è meglio così).
Surreale, macabro, divertente, onirico, insolito e... insomma, ho appena scoperto che gente come Gilliam, Burton, Cunningham e Gondry - tanto per citare, guarda caso, alcuni dei miei registi preferiti - non ha inventato niente.
Davvero.

Cari, a questo punto ho 2 notizie: la prima è che è appena uscito un cofanetto di suoi cortometraggi.
L'altra notizia è che, visti questi chiari di luna, un mio rene (a scelta) è in vendita per l'acquisto di tale cofanetto.
In alternativa, nel caso non aveste necessità di un buon rene (garantisco sui miei organi, a parte sul fegato che potrebbe presentare qualche eccesso di tessuto cicatriziale dovuto all'alc... ahem, a "cause sconosciute"), posso sempre uccidere su commissione.
Davvero.

mercoledì 18 marzo 2009

Il ring


"Qui è l'unico posto dove non mi faccio male"
(Randy "The Ram" - The Wrestler)

Un film dove la sconfitta, l'umiliazione e il fallimento diventano dignità, coraggio e coerenza. E senza pietismo e ammiccamenti. Tutto crudo, ruvido e allo stesso tempo dolce e delicato come ogni profondo sentimento di chi è solo e ha perso tutto, tranne una cosa: la possibilità di salire sul ring sempre e comunque, rizzarsi in piedi sulle corde, prendere lo slancio e tuffarsi a pesce sulla schiena delle avversità, anche a costo della vita.
Non so, forse sono una di quelle donne che rincoglioniscono maturando, ma questo film mi ha strappato una lacrima... e di rado mi capita di dare "consigli" cinematografici (mi è capitato solo con Il Cavaliere Oscuro), ma per The Wrestler faccio un'eccezione: andatelo a vedere!
E' bellissimo.
E Mickey Rourke è un perdente titanico e meraviglioso.