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sabato 5 giugno 2010

Grasso come una merda

(Gina Hall - Fat Cat)

"AVRUM R, MORTO IN INCIDENTE AL MULINO, LASCIA UN GATTO SIAMESE DISPERSO DI QUARANTOTTO ANNI, FULVO, TONDETTO MA NON GRASSO, BELLA PRESENZA, FORSE UN PO' GRASSO, RISPONDE A "MATUSALEMME", D'ACCORDO, GRASSO COME UNA MERDA. SE LO TROVATE, LIBERI DI TENERLO."

(Jonathan Safrar Foer, Ogni cosa è illuminata)


stanotte non dormivo per via dell'insonnia e ho preso questo libro. Credo di aver svegliato tutta la via quando ho letto queste righe, il classico attacco di ridarella che è sfociato in larghe risate e lacrime e tanta paura di morire di risate e di parto.... vaffanculo, Jonathan!

sabato 20 marzo 2010

"L'amore vince sempre sull'odio e sull'invidia"

Quiz-Associare la frase del titolo al suo autore (per quanto tentati di fare diversamente, dovrete dare solo UNA risposta):

a) Ennesimo libro a forma di marchetta del caro e sempre fecondo Federico Moccia;
b) Frase contenuta in certi cioccolatini a forma di cagata di cane comunemente chiamati Baci (un chiaro ossimoro...), secondo una simpatica tradizione che vuole in ciascun cioccolatino un bigliettino recante scritto un aforisma di autori famosi e anonimi molto brillanti... letta questa, ovvio constatare che dovevano aver finito le frasi....;
c) Slogan scritto con l'uniposca color oro estrapolata dalla Smemo della giovane Kiaretta, 16 anni, all'indomani del ritorno del suo "boy ke si era fatto una storia con kuella bitch di Sara, ma ke poi ha kapito ke l'amore vero, quello con la A maiuskola trionfa sempre anke xké Sara è una troia cicciona che porta addirittura la 42, ankora ascolta i Finley, povera ritardown, e i suoi piercing al labbro inferiore andavano di moda 3 mesi fa, ke zorra, se la sn sifonata tt kuelli del 5o anno, kompresi i bidelli e ke cià i video delle porkate su youTube, sai ke originale, io sn anni luce over the top xké ho un kanale tt mio di porno koi fiokki.... ma l'amore mio è tornato da me e tra 3MSC! [n.d.t: Tra 3 Minuti Se Chiava!] Ti amo kucciol8!!!!";
d) Frase mal riportata proveniente da un blog di cucina filovegetariana, il cui originale scritto è: "L'amore vince coll'olio e coll'indivia", altro che bistecche e controfiletti, se hai voglia di carne, màgnate a sòreta! (simpatici, 'sti veg!);
e) Verso estratto a casaccio dai testi delle ultime "creazioni" artistiche di un Vasco Rossi chiaramente vecchio, svociato, imbolsito e sbilenco e subliminalmente pedofilo (a Vasco: ebbasta con le canzoni che ti vedono a fare il nostalgico simil papone circondato da splendide ninfette che potersti ben chiamare "nipotine mie", quelle te la sventolano addosso, te ne fanno percepire il profumo acre ed eccitante, ma poi la danno a quelli giovani, muscolosi e dall'occhio meno acquoso del tuo... a meno che tu non sganci la grana, ma poi bisogna vedere quanta prestanza hai a livello muscolare ( e parlo di OGNI tuo muscolo, pure del tuo niscolo: "prendilo com'èèèèè - cioè moscio"...): sfigurare una canzone dei molto più profondi Radiohead è ben poca cosa rispetto allo squallore di questa frase, per quanto.... ti ucciderei per molto meno!... "ad ogni costo"... mavaffanculovà!;
f) Titolo del "libro" (nome comune di cosa scelto a random, nessuna pertinenza col significante verio e proprio) nonché slogan dell'Innominabile e del suo par.... della sua famigghia di picciotti della Libertà, slogan la cui efficacia varierà a seconda del risultato di certe elezioni che si terranno il 28 e 29 e dala cui curva di potenza si stabilirà quanto COGLIONI saranno coloro che accetteranno di dare in mano il futuro di 13 regioni a gente capace di coniare uno slogan simile.
Ho detto la mia.

Soluzione:
la risposta è... quella più terribile da ipotizzare.

venerdì 26 febbraio 2010

Homo homini pitbull


Non siamo razzisti perché l'italia è invasa dagli stranieri.
Siamo razzisti perché gli stranieri che c'invadono sono POVERI (e non sono scandinavi, aggiungerei).

Ovvero:
questo libro è un gioiellino.
E adesso è corsa all'approvigionamento di tutti gli altri libri scritti da Tommaso Labranca, non si sfugge... o la Belva Pargolo mi nasce con una voglia a forma di rumeno in fronte!

p.s.
Su FB a presto il Totonome: se maschio, propongo Tommaso, se femmina è ovvio: Labranca.
Labranca Bonci.
Con questo nome minimo la Belva mi diventa un personaggione di successo, tipo:
1. Serial Killer di veline e nel contempo giornalista d'assalto e un po' zozza al fianco di Marco Travagghio e soci;
2.Ladra gentildonna che ruba agli stronzi per dare ai giusti;
3.Candidata al PDL - DC (Popolo delle Libertà - Di Costume), il che farà di me una nouvelle Annamaria Franzoni, ça va sans dire... meglio assassina, ladra o puttana, ma berlusconiana giammai - ah, sono sinonimi, dite? cazzarola, come la mettiamo?
4. Sto andando fuori tema. Il libro. Labranca. Leggetelo. Non è un ordine: è un mantra.

sabato 9 gennaio 2010

Il presagio

(Casello autostradale Ancona Nord - 14.12.09)

Mattina presto, freddo pungente e pioggerellina fitta fitta e fastidiosa... io e alcuni delegati CGIL miei colleghi sotto la pensilina ad aspettare l'arrivo del "compagno Giampiero" e a ipotizzare l'esito dell'incontro con Cgil - Filcams a Bologna - presente anche Cremaschi (nota: mi è piaciuto, nonostante l'aria da "svampito"...) - sfumacchiando una sigaretta e saltellando sui piedi congelati. Per un attimo ci siamo guardati con aria interrogativa, in silenzio... poi, mi volto e vedo questo bel camion fermo. E dico: - Annamo 'bbene!
Non c'era scritto altro, che so, un recapito telefonico, una cacchio di ragione sociale, una sigla... niente, solo DISCORDIA.
Ci vedo un presagio... più didascalica di così, una foto non può essere!

sabato 12 dicembre 2009

Rocco e i suoi fardelli


(Rocco, 9 anni. Segni particolari: enorme cuscino di carne e pelo mascherato da gatto.Bello come un dio, strafottente come un divo)

Sì... così... guardami fisso negli occhi... sì, lasciati catturare dal mio sguardo tenebroso... tuffati nei riflessi cangianti dei miei occhi... lasciati cullare dal loro magnetico giallo oro...vai così... sì, perditi nell'abisso delle mie pupille nere... sì... brava così... ancora un attimo... ecco... al mio scodinzolare alzati e fila subito in cucina a riempirmi la ciotola, renditi utile almeno con un povero gatto, razza di 'sta cretina!

Niente.
La cogliona non si muove, si limita a sorridermi con quella cazzo di macchinetta fotografica.
La fortuna di un gatto si misura dal tipo di umano che gli tocca in sorte. Inutile dire che delle mie 7 vite, questa è sicuramente la peggiore!
Ma ora ci riprovo... sì, a me lo sguardo, a me i tuoi occ... tsè, vabbé, lasciamo stare:
Micion Impossible.

venerdì 11 settembre 2009

Topi di un certo livello...

(Gunnar volta le spalle a certa volgarità... Giovanni, sei un maleducato!)


(Gunnar viaggia solo in Mini - rigorosamente grigio topo con tettino nero intonato al nero topo, con splendido autista alla guida)


(Gunnar stravede per il design e per il modernariato... la foto me s'è girata, non riesco a raddrizzarla, vaffanculo!)


(Gunnar e i suoi due amici di nome Gunnar amano lo stile, il design e l'arte, mica cazzi!)


(Gunnar è per l'informazione dettagliata e per la giustizia... ed è segretamente invaghito di Marco Travaglio!)


(Gunnar, Gunnar e Gunnar guidano uno spericolato manipolo di topastri vari in difesa dell'opera omnia del Maestro Stephen King... sempre sia lodato!)

venerdì 10 luglio 2009

Hai

(Anatol Kjashchuk)

Hai gli occhi grandi da bambina mentre mangi lentamente una pasta alla crema (la crema gialla, quella della nonna, quella densa e soda che ti piace tanto e che da tanto non prepari più).
Hai i capelli corti e spettinati come quelli di una monella dopo un'intera giornata passata tra giochi scalmanati ( o come una donna dopo un'intera mattinata a vagare cercando di ricordare dove ha parcheggiato la macchina, la macchina che non si trova più).
Hai l'andatura stanca da maratoneta giunto quasi alla fine della marcia (marcia che porta verso un traguardo invisibile, fatto di vuoto e di vuoti, dopo una strada che si è fatta mano a mano più accidentata).
Hai il tono di voce pacato e senza enfasi di colei che è in pace col mondo e che non ha emozioni forti da dover domare (tipo la mia, quando mi chiedi in tutta tranquillità: - sono le 9 di mattina o di sera? Che ho fatto fino ad ora?)
Hai gli occhi verdi e nocciola della campagna che ti ha dato la vita, ti ha visto crescere e che purtroppo non ti vedrà invecchiare e morire (campagna di cui purtroppo scorderai colori, suoni, profumi e sapori).
Hai una figlia che ti osserva, seria e premurosa e preoccupata (come una madre che badi alla sua bambina dall'aria smarrita...).

Hai.

Hai me e se ora non te ne accorgi - perchè dopo avermi chiesto se per caso volessi pranzare, alle 9.30 del mattino, sei andata a riposare (a dimenticare ancora) - poco importa.

Hai me e mi hai per sempre.
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1. (quando ho detto che Luglio è un mese insopportabile, sono stata incredibilmente ottimista: ho tralasciato di dire che - forse - i mesi a venire saranno peggio. Questo blog nasce con la risata da buffone di corte e si ferma - per un attimo? per sempre? - con il pianto della figlia che dovrà imparare ad essere la madre di sua madre.

Spero che sia solo una BEFFA e che questa beffa non sia INFINITA e che presto la tua e la mia risata tornino a dominare il nostro mondo. Non conosco un'altra persona che più di te meriti di tornare a sorridere, mamma

Ho paura).

2. (quando penso se sia giusto esporre queste parole alla portata di tutti, il dubbio amletico dura un attimo. Cosa volete che importi, ora?

Ho solo paura).

martedì 30 giugno 2009

Random Olga

Stomaco pieno... sensi rilassati... Unchained Melody suonata dagli U2 e una foto di mia madre con i capelli spettinati e gli occhi assonnati... la vecchia gatta che dorme nella cesta... il cielo umido e coperto... due bimbi che schiamazzano nel cortile... le macchine di chi torna a casa dal lavoro... il rumore della ventola del computer... il sapore del caffé da leccare sulle labbra... la patina di polvere sugli scaffali delle librerie... il calendario fermo sulla pagina di maggio... la posta inevasa... il letto in ordine che reclama il peso del mio corpo... i pesi da un chilo in plastica verde che non vengono più sollevati... una foto di Nick Cave con i baffi che mi fanno venire in mente la canzone ascoltata stamattina (The Weeping Song) mentre preparavo la colazione per due... la cena da portare al lavoro... gl'impegni (bollette, esami del sangue, corsa, acquisti, fotocopie del Cud)... il sapore delle sue labbra tra un ricordo e l'altro... i miei capelli da lisciare... la conclusione che ora basta, si va a riposare... la conclusione secondaria che presto tornerò a scrivere... perché se ora sono sazia...
se ora sono sazia...

presto avrò fame ancora.
Sento già la mente che brontola, è il rumore del motore che sta per avviarsi di nuovo.

Intanto, grazie per il cibo che mi riempie lo stomaco e il cuore e l'anima.

lunedì 25 maggio 2009

Il colmo

"Pensa se..."

Rido di me, rido per tutto quel che mi accade.
INFINITE JEST è anche (e soprattutto) questo!
Ma è un riso nuovo, un ridere diverso.
E' il suono del riso di una persona fortunata.

martedì 19 maggio 2009

ce n'est jamais trop tard pour la Révolution!!!... et n'oubliez pas les couches-culottes!!

(Edika - cliccate sull'immagine per ingrandirla, vi devo dire tutto io, cazzo? no, non è il titolo della vignetta, se ve lo dico è per non farvi rischiare di perdere l'incanto di preziosi e piccoli dettagli tipo il vecchio che (si) sta "facendo la rivoluzione" dietro la vecchia che brandisce il carrellino con la flebo, che mito... e il vecchierello che corre a distribuire pannoloni al popolo incontinente, per non parlare del nonno rabbioso che sta per scagliare un pitale pieno di merda contro il sistema!)

è da un quarto d'ora che fisso 'sta vignetta e rido lacrimando ("Xanax, Prozac, Coversyl".. e il tipo che fugge coi pannoloni... Edika è un genio. Un genio!)
Mmmh.
è da un po' di tempo che "rido molto, forse troppo".
Rido anche da sola.
Anzi, più sono da sola, più ho motivo per ridere...

"la conoscenza
che arriva con l'esperienza
passa attraverso la demenza?
Forse.
Ma parte subito e io devo fare senza"

e comunque, gente, il messaggio è questo: non è mai troppo tardi per una Rivoluzione!!!
Ma che sia ... invisibile e silenziosa (è importante, mi raccomando!), come una bestemmia pensata in chiesa.
Oppure repentina e violenta, come un attacco di sciolta* alla Thomas V.

*questo post nasce da un esperimento: che passa nel cervello di una persona dopo 10 ore e 15 minuti di lavoro e una cena a base di 2 yogurt (di cui uno vergognosamente e bassamente scroccato al collega Zoc) e una manciata di pistacchi?
Ecco quel che succede: smanaccia in lungo e in largo su Google Immagini e s'incaglia sulle peggiori cazzate, ridendo da sola e scegliendo una bella vignetta del mitico EDIKA con la quale abbassare necessariamente i toni troppo aulici e lirici di un blog che si fa sempre più bello, ma di conseguenza ermetico (aò, certe volte non capisco nenanch'io che minchia scrivo.. però me piace!)
Il mio blog è di una bellezza assurda e hai voglia a cercare messaggi tra le righe, no.
Ce n'è uno solo: la machiavellica dedizione della sottoscritta alla ricerca della bellezza assurda, dedizione i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti...

epperò, qui il messaggio è anche altro. Ripeto:
Non è mai troppo tardi per fare la Rivoluzione!
E non dimenticate i pannoloni... nel caso ci si dovesse pisciar sotto dalle risate!

Io, dal canto mio, ho appena smesso di ridere: I PISTACCHI SONO FINITI, PERDIOBACCO!
C' è un messaggio in tutto questo, lo so.

mercoledì 13 maggio 2009

The Foolish Reader's Update

(Frank Stefanko - Corvette Winter, 1978)

In un precedente post avevo segnalato lo stato attuale delle mie letture.
Tutto sospeso, gente!!!

Sabato ho avuto un raptus pre- San Floriano e ho acquistato "Mi raccomando: tutti vestiti bene" di D. Sedaris (grazie ancora, Rinaldo! e ti prego... torna su Facebook, ma questa volta con "l'identità segreta che abbiamo inventato ieri sera in piazza e che conosciamo solo io e te, ovvero tutta Jesi e Filottrano e le Marche in genere"... se tu non torni su FB con chi mi scompiscio dalle risate parlando (male) degli sciroccati che ci siamo gustati all'università, cazzarola?! E chi mi donerà le foto delle cagnette più feroci della regione, quelle piccole, schifose cagnette che aspettano che i coniglietti di tuo padre vengano alla luce, per ingoiarseli così, bellicrudi e teneri teneri e ancora caldi di ventre materno.. eh? chi?! Torna, stronzo!)

Per evitare però il rischio di un'eccessiva dose di gioia e d'ilarità - cose alle quali non sono ancora ben abituata anche se sto migliorando ma forse no, è solo demenza... - sensazioni tipiche di chi si tuffi nelle pagine del pazzo e ironico mondo di Sedaris, ho acquistato anche "La solitudine del maratoneta" di A.Sillitoe... giusto per smorzare gli eccessi (grazie, Vex, in caso di suicidio sul referto troverai scritto il tuo nome tra le cause della mia morte, ma grazie ancora per il consiglio, perchè la solitudine non solo è un tema che mi affascina molto, ma devi sapere che Solitudine è il mio secondo nome. Davvero. Olga Solitudine Smorzakandelovna. Esibisco atto di nascita e registrazione anagrafica su richiesta, non scherzo. E dato che le 11 solitudini di Yates da te consigliate mi sono piaciute - a proposito, grazie anche per questo - parto fiduciosa... sta a vedere che inculata, eh!)

Per non tralasciare comunque un altro mio amore, ovvero la musica, ieri ho comprato anche "Bruce Springsteen - Come un killer sotto il sole", anche se devo dire che "Pino Daniele - Come uno scarrafone 'ncopp' o' mare" e "Gigi D'Alessio - Come un camorrista sotto scorta"mi hanno tentato alquanto e scegliere è stato un travaglio accompagnato da sudori ghiacciati e cali di pressione in picchiata repentina.
Non so che m'abbia preso, ma ad un certo punto, sfogliando il libro sono incappata su questo passaggio a pag. 473, quello che mi ha fatto decidere:
"Quello che mi fa prendere in mano la chitarra oggi ha fondamentalmente origine dallo stesso bisogno, dallo stesso slancio che mi ha fatto prendere in mano una chitarra per la prima volta: l'idea di parlare a qualcuno".

Ecco, vi ho parlato pure ora, non sentite l'eco?
Ascoltate ciò che scrivo, se vi va.
Grazie a voi che mi leggete ancora.

(p.s.
Rinà... pure il gatto che "rancica" non scherza, eh! mai sentito parlare di "animali domestici"? A casa tua, solo mostri lovecraftiani, cristo?!)

mercoledì 29 aprile 2009

N.S.S.


Quel che rimane dopo 10 ore quotidiane di lavoro è la voglia di vedere poi le cose scorrere con una certa facilità, voglia di leggerezza e semplicità, di cose chiare e di parole limpide, è il desiderio di staccare la spina e dedicarsi a ciò che più piace, come ad esempio scrivere... ed invece, eccomi qua a postare foto e immagini che hanno senso solo per me e scrivere post di una-due righe. Perché non ho tempo, perché tra 1 ora devo essere al lavoro, tanto per fare un esempio.
La verità è che lavorare uccide.
Il lavoro è una delle aberrazioni umane, conseguenza di un sistema di valori incentrato su un unico comandamento: comandare (appunto). Ma per comandare ci vuole potere. Per potere ci vuole talento/carisma/genialità, ma essendo queste merce rara, l'uomo si è messo a stampare banconote a sostituire quei valori, a rappresentare esse stesse un valore. Molto più facile, no?.
Per avere banconote si è stabilito che occorre lavorare.
e succede che si è qualcuno solo se si lavora, si produce, si consuma.
E qui è iniziata la fine.

Siamo parte di un esperimento: bene, è fallito.
Le ultime nostre parole - spero - saranno: "cazzo, ma quella non è una meteo-?"
BUM!

E la prossima specie sarà migliore (personally, faccio il tifo per scorpioni, squali, scarafaggi e -in primis - topi).

Ecco, ce l'ho fatta a scrivere un post più "carnoso" (bleah...).
Il senso?
Lo capisco solo io, forse un'altra persona e per tutti gli altri... il senso è nella maglietta della foto (il sarcasmo è un modo per sopravvivere mooooolto efficace, e soprattutto... tiene lontane certe persone, il che non può essere che un bene, a conti fatti).
Scusate, vado.

Olga needs to work
Olga is a dork

Gaudium (44) Magnum

Olga Callaghan

lunedì 27 aprile 2009

Opera d'artEX

(mostra Jesi Nuda Cruda, "opera" di Andrea Silicati)

Donne, quante di voi possono vantarsi di poter annoverare tra i propri ex una vera e propria opera d'arte? da qualche mese a questa parte

IO POSSO!
e ne sono fiera, ovviamente.

[Ci tengo a sottolineare che Jean-Festin 13 anni fa era molto, molto molto più in forma, diciamo che ora il mondo si ritrova con un 20 di chili di Jean-Festin in più.
E non se ne sentiva il bisogno, vero Jean?]

ehi, pssss!
questo post avrà una 2nda parte...

giovedì 16 aprile 2009

Me la suono e me la canto:un bilancio provvisorio


Pare che il mio libro sia piaciuto molto a 5 persone su 5.
Il cento per cento dei consensi, cazzo, neanche Stephen King!!! Neanche Dante (beh, devo ancora conoscere qualcuno che abbia letto Dante e non l'abbia apprezzato... un momento! Sì, lo conosco! è quel gran cazzaro de Massi, Thomas e Big Head sanno di chi parlo! Massi* che, ad una certa cena paolotta di una 15ina di anni fa, se ne uscì con tono spocchioso e di sufficienza: "Bah, la Divina Commedia è una gran cazzata!"**).
Peccato che i miei lettori siano tutti amici (vanto anche una parente - mia cognata Cogne*** - la quale pare dimostrare apprezzamento sincero, dato che ancora non ha chiesto il divorzio al mio brother senior****).
Non vorrei che fossero tutti giudizi falsi dettati dall'affetto del tipo "sì, mi è piaciuto molto, davvero...", con lo stesso tono sincero con il quale risponderebbero ad una Wanna Marchi che, voluttuosa, dopo l'amplesso chiedesse loro: "Caro, ti è piaciuto farmi tua per 2 ore filate e con la luce accesa??"
Li ucciderei tutti e 5.
E comunque, dopo questo bilancio, che faccio.... mi sbilancio?
Beh, si vedrà, intanto mi lancio*****.

NOTE:
*Sono felice di annunciare che Massi è uscito dal gruppo secoli fa e che passa il tempo a fare il papà e a flagellarsi tutte le sere chiuso in uno stanzino a ripetere tra lacrime, sudore e sangue: Danteèungeniodanteèungeniodanteèungenio... e che vani sarebbero i suoi tentativi di poter uscire con noi una sera, la risposta sarebbe sempre un poderoso "col cazzo, così impari!".

** Giuro su "quella cosa fantomatica da tutti chiamata dio e alla quale comunque non riesco e non voglio credere" che ha detto così! Io e Thomas ancora ci ridiamo, seppur colti da pelle d'oca al solo rimembrare...

*** Lo so, faccio schifo e ribrezzo, ma non posso trattenermi dal chiamare mia cognata Cogne: lei i primi tempi inorridiva, adesso ha fatto progressi: seppur a denti stretti, sorride quando la chiamo Cogne. Secondo me è veramente innamorata di mio fratello, a quest'ora non sarei su questa terra, ma farei parte del plastico del "condominio dell'orrore" nella puntata speciale di Porca a Porca dal roboante titolo

"L'HA UCCISA COL MINIPIMER O CON LA TAVOLETTA DEL WATER?"

con la faccia dei due mostri in primo piano (Cogne, detta il Mostro di Borghetto e - va da sé - Bruno Vespasiano, il vampiresco conduttore), ospiti speciali: José Mourinho, Carlo Lucarelli e Hugh Jackman in gramaglie, vestito a lutto e in lacrime, inconsolabile per la perdita della donna della sua vita (io, io, sì, proprio io, e allora?! cazzo ridete?!).
**** Oddio, potrebbero pure aver divorziato a mia insaputa e continuare a mantenere una relazione di facciata giusto perché la cosa pare facilitare di molto i rapporti con gli altri scambisti che frequentano di solito, non saprei...

***** nota in bilancio: sono sicura che 5 lettori su 5 a questa frase hanno aggiunto: "scì, lànciate dalla finestra. E pìjace la rincorsa, me 'rcomanno!"
Autografi a gogò, scommetteteci... stronzoni!