sabato 12 dicembre 2009

Rocco e i suoi fardelli


(Rocco, 9 anni. Segni particolari: enorme cuscino di carne e pelo mascherato da gatto.Bello come un dio, strafottente come un divo)

Sì... così... guardami fisso negli occhi... sì, lasciati catturare dal mio sguardo tenebroso... tuffati nei riflessi cangianti dei miei occhi... lasciati cullare dal loro magnetico giallo oro...vai così... sì, perditi nell'abisso delle mie pupille nere... sì... brava così... ancora un attimo... ecco... al mio scodinzolare alzati e fila subito in cucina a riempirmi la ciotola, renditi utile almeno con un povero gatto, razza di 'sta cretina!

Niente.
La cogliona non si muove, si limita a sorridermi con quella cazzo di macchinetta fotografica.
La fortuna di un gatto si misura dal tipo di umano che gli tocca in sorte. Inutile dire che delle mie 7 vite, questa è sicuramente la peggiore!
Ma ora ci riprovo... sì, a me lo sguardo, a me i tuoi occ... tsè, vabbé, lasciamo stare:
Micion Impossible.

sabato 28 novembre 2009

Io pratico l'intensità


"Ma se c'è anche una sola speranza di tornare alla cultura dell'intensità, bisogna provarci...
Bisogna dare luce alla poesia, perché la poesia invoca luce, anche se, in fondo, la poesia migliore è sempre quella dell'oscurità'".
(Nick Cave)

Io pratico costantemente l'intensità, il problema è che - abbandonata l'oscurità sulla via dell'amore - la luce sprigionata dalla mia poesia mi rende invisibile e la mia intensità la nota solo chi non si è lasciato accecare.

martedì 17 novembre 2009

Into my arms


...And I believe in Love
And I know that you do too
And I believe we can choose a path
That we can walk down, me and you
So keep those candles burning
And make her journey bright and pure
That she will keep returning
Always and evermore

(Nick Cave - Into my arms)

sabato 14 novembre 2009

venerdì 6 novembre 2009

w la cohérence!


Sono uscita di casa con l'intento preciso di comprare l'ultima fatica di Daniele Luttazzi, La guerra civile fredda, pregustando col ghigno satanico dipinto sul volto le perle che avrei sicuramente scovato nel suo prezioso libro.
Quanto amo quest'uomo e quanto adoro il fatto che si sbudelli tutte le volte a dimostrare a questo popolo d'imbelli e d'ignoranti il vero e unico concetto di satira e il suo immenso potere.
Già m'immaginavo a sottolineare con la matita le frasi più suggestive, i passaggi fenomenali, a fare l'orecchio sulle pagine per poi copiarle sul blog o sul mio profilo di FB, a citare in giro freddure e lazzi "luttazzeschi" (esiste, questa parola? bah, ora sì).
Eccomi, sono arrivata.
Faccio il giro del supermercato et voilà,giungo nel reparto libri.
Vomito la colazione sull'ultimo Moccia e sgancio un rutto sulla fila dei romanzi a tema Vampiri-boni-che-seducono-fanciulle-pureecastemavogliosedentro/tuttodentrosìsìsì, faccio scendere una lacrima quando i miei occhi incontrano quelli di Vespa che sorride paraculo dalla copertina dell'ultima sua marchett...ops, fatica letteraria come se dicesse Yes, I can, Dio can!, getto un fazzoletto precedentemente scaccolato ad arte su un altro Moccia (Scusa ma ti chiamo tumore) e poi lo trovo.
Finalmente!
Saltello come la vispa Teresa verso la cassa fai da te, pago ed esco fischiettando con The Dome di Stephen King sottobraccio.

La solita coerente.

p.s.
No, è che non c'era neanche una copia del nuovo libro di Luttazzi. Ma domani lo scoverò e farò domanda affinché ne venga affissa una copia in tutti i luoghi pubblici al posto del tanto discusso crocifisso. Nel frattempo, Stephen King mi coccolerà sussurrandomi di una misteriosa cupola che porta morte e terrore in una tranquilla cittadina del Maine.
Cos'è, il solito libro sulla mafia? Eh, no, Steve!Eccheccazzo!
Scusa, io ti amo, ma vaffanculo! (ecco sfornato il prossimo titolo per Moccia, e tutto gratis, 'bbello...).

mercoledì 21 ottobre 2009

Favola della buonanotte- per- sempre

"La piccola vide un fiore e si avvicinò per coglierlo, ma scivolò sul vomito di una vecchia, una vecchia lurida e schifosa. Poi cadde in un nido di vipere che la morsicarono. Fatima - questo era il nome della piccola - corse al fiume per lavarsi le ferite, ma cadde nell'acqua che la trascinò tra le pale del mulino, sfracellandola. Il fiume divenne rosso, ma dallo spappolamento della piccola nacque Karman!, il mostro che veniva dalla galassia. Punto."
(Renato Pozzetto, Questo e quello, 1983)

Questa "favola" è contenuta in quel film mitico che è Questo e quello e che io vidi da ragazzina.. il tono di voce e il modo di fare di Pozzetto, mentre dettava l'allegra storiella alla moglie che batteva a macchina, mi fecero storcere dalle risate.. Eh, la mia comicità era molto più "ingenua" di adesso... almeno l'ho pensato fino a qualche minuto fa, perché nel rivedere questo filmato beccato per caso sul TuTubo, mi sono ritrovata a ridere come un'idiota e come la ragazzina che sono stata. E' che su certe cose non si cambia mai e alcune di esse mi permettono di constatare che - se gli anni passano - in certe cose rimango sempre uguale.
Quindi, è per questo che mi vien da piangere se penso che, siccome stasera la mia gatta Renée è morta, da domani mi tocca essere diversa.
In fondo, non sono passati tanti anni da quando sentii Pozzetto declamare la sua "favoletta" a quando strinsi nel palmo della mano una micina bianca e nera che scelsi, in mezzo ad altri micini, in virtù della sua bruttezza, conscia che nessuno l'avrebbe mai scelta tra altri gattini più belli di lei (nell'istante in cui la presi in mano, lei divenne la gattina più bella del mondo, ça va sans dire...).
Sembra esagerato, ma 21 anni e mezzo insieme... dopo 21 anni e mezzo mi tocca diventare un po' meno ragazzina.

21 anni e mezzo, non male per una gatta. Una gatta fuori dal comune.
Quindi, domani Renée verrà cremata e dal suo bruciacchiamento nascerà Karman!, il mostro che viene dalla galassia. Punto.

lunedì 14 settembre 2009

Shhh!

Non parlare e chiudi gli occhi. Va tutto bene, adesso.

...(You know how I feel
Yeah, freedom is mine
And I know how I feel
It's a new dawn
It's a new day
It's a new life
For me
 And I'm feeling good
 
"Feeling good" - Muse)

venerdì 11 settembre 2009

Topi di un certo livello...

(Gunnar volta le spalle a certa volgarità... Giovanni, sei un maleducato!)


(Gunnar viaggia solo in Mini - rigorosamente grigio topo con tettino nero intonato al nero topo, con splendido autista alla guida)


(Gunnar stravede per il design e per il modernariato... la foto me s'è girata, non riesco a raddrizzarla, vaffanculo!)


(Gunnar e i suoi due amici di nome Gunnar amano lo stile, il design e l'arte, mica cazzi!)


(Gunnar è per l'informazione dettagliata e per la giustizia... ed è segretamente invaghito di Marco Travaglio!)


(Gunnar, Gunnar e Gunnar guidano uno spericolato manipolo di topastri vari in difesa dell'opera omnia del Maestro Stephen King... sempre sia lodato!)

domenica 30 agosto 2009

Right said!

INVINCIBLE (Muse)

Follow through
Make your dreams come true
Don't give up the fight
You will be all right
Cause there's no one like you in the universe

Don't be afraid
What your mind consumes
You should make a stand
Stand up for what you believe
And tonight
We can truly say
Together we're invincible

During the struggle
They will pull us down
But please, please
Lets use this chance
To turn things around
And tonight
We can truly say
Together we're invincible

Do it on your own
It makes no difference to me
What you leave behind
What you choose to be
And whatever they say
Your soul's unbreakable

During the struggle
They will pull us down
But please, please
Let use this chance
To turn things around
And tonight
We can truly say
Together we're invincible

Together we're invincible

During the struggle
They will pull us down
Please, please
Let use this chance
To turn things around
And tonight
We can truly say
Together we're invincible

Together we're invincible

Il mio futuro

(Henri Cartier-Bresson)

La vita che mi aspetta
(Autunno, mi manchi... sbrigati ad arrivare
devo tornare a respirare
e andare, andare, andare
a pieni polmoni, l'aria fredda che mi taglia la faccia
e veloce il mio battito per scaldare il corpo
per andare, andare, andare
finalmente respirare...

mi aspetta un futuro così:
andare
respirare)

venerdì 28 agosto 2009

Larger than life

Bonci Boy & Tanzi Girl!!!

(questo, solo questo conta e fa la differenza quando tutto intorno è sofferenza)

sabato 15 agosto 2009

Oggi mi vedo così

Come una Trabant che arranca in mezzo al traffico, con tutte le Bmw, le Golf, le Mercedes, i Suv e i fuoristrada a pigiare sull'acceleratore e a protestare coi clacson per dirmi di togliermi di mezzo.
Ah, è quello che sto cercando di fare.
E la vita è una strada che sento di non poter affrontare e, piccola e scassata a vetusta Trabant, mi sto dirigendo verso l'unico paradiso possibile: lo sfasciacarrozze.
E anche se i giornali dicono che stanno per rimettere sul mercato una nuova versione della scatoletta più derisa al mondo, io so già che non sarò più nuova.
E arranco e sbuffo con in mente la splendida tentazione di accostare e spegnere il motore per sempre.

Ci sono cose che semplicemente non sono alla mia portata e quindi vorrei essere caricata e portata via, verso una riposante e definitiva rottamazione.

Non ce la faccio più. Non sono una Volvo, non fatemene una colpa.
Davvero, il motore non regge e la carrozzeria si sfalda e la strada s'allunga, s'allunga...
Non ce la faccio più.

(Ferragosto, le strade sono vuote e io non posso partire: ho perso troppa benzina dagli occhi e non c'è traccia di distributori in giro dove poter fare il pieno)

domenica 9 agosto 2009

Kite


(U2 - Kite)

Qualcosa sta per cedere
sento che sta arrivando
e penso di sapere che cosa significhi

Non ho paura di morire
Non ho paura di vivere
e quando sarò steso sulla mia schiena
spero di sentirmi come mi sono sentito già


E le difficoltà
penetrano nel profondo
tu hai bisogno di protezione:
più sottile è la tua pelle


Voglio che tu sappia
che non hai più bisogno di me
Voglio che tu sappia
che non hai affatto bisogno
di niente e di nessuno

Chi può dire dove ti porterà il vento?
Chi può dire cosa sarà a spezzarti?
Io non so
da che parte il vento soffierà

Chi può dire quando giungerà la tua ora?
Non voglio vederti piangere
perché so che questo non è un addio.


E'estate, posso assaporare il mare salato
un aquilone volteggia libero nella brezza
Io mi domando che cosa ti succederà
e tu ti chiedi cosa sia successo a me


Sono un uomo
e non un bambino
un uomo che vede
l'ombra celata nei tuoi occhi


Chi può dire dove ti porterà il vento?
Chi può dire cosa sarà a spezzarti?
Io non so
da che parte il vento soffierà


Chi può dire quando giungerà la tua ora?
Non voglio vederti piangere
perché so che questo non è un addio.


Ho sprecato tutto?
Non così tanto da non potermelo gustare...
La vita dovrebbe essere fragrante
a partire dal soffitto fino alle sue fondamenta.

(personalissima traduzione di un capolavoro... Bono la dedicò al padre gravemente malato, io la rubo per la sua musica irripetibile, certo, ma anche per le parole che oggi, purtroppo, sono diventate mie.
L'aquilone e il mare sono concetti bellissimi, ma la brezza - l'indefinibile brezza che muove e accarezza e agita entrambi - lo è anche di più)

domenica 2 agosto 2009

Nonostante tutto...


... la vita è ancora bella e talvolta mi sorride.

Dea


Aspettami, ti prego.
Devo ancora dirti che...
Devo ancora darti tante cose.

Sogno l'impossibile: diventare dea per un'ora sola.
Un'ora e basta e toccarti le vene per pulire il tuo sangue.
Occhi che tornino a vedere bene il sorriso dei tuoi figli.
Orecchie che ritrovino il giusto suono delle loro risate cristalline.
Palato che riassapori tutti i sapori e ne chieda di nuovi.
Gambe agili, muscoli forti, pelle fresca e rosa.
Sangue nuovo e rigenerante.
Un'ora da dea mi basterebbe a realizzare il tuo/mio sogno.

Quando dormo, faccio un bel sogno, sogno l'impossibile.
Quando mi sveglio, vivo l'incubo di ogni istante che fugge e ti porta via da me.
Aspettami, ti prego.
Devo darti tante cose.
Devo dirti che... (che?)
Avrò forza, coraggio, fortuna e tempo?
Nel frattempo...
Io non sono più io e di certo non sono una dea.

E ho più paura di te e mi maledico per questo.

venerdì 10 luglio 2009

Hai

(Anatol Kjashchuk)

Hai gli occhi grandi da bambina mentre mangi lentamente una pasta alla crema (la crema gialla, quella della nonna, quella densa e soda che ti piace tanto e che da tanto non prepari più).
Hai i capelli corti e spettinati come quelli di una monella dopo un'intera giornata passata tra giochi scalmanati ( o come una donna dopo un'intera mattinata a vagare cercando di ricordare dove ha parcheggiato la macchina, la macchina che non si trova più).
Hai l'andatura stanca da maratoneta giunto quasi alla fine della marcia (marcia che porta verso un traguardo invisibile, fatto di vuoto e di vuoti, dopo una strada che si è fatta mano a mano più accidentata).
Hai il tono di voce pacato e senza enfasi di colei che è in pace col mondo e che non ha emozioni forti da dover domare (tipo la mia, quando mi chiedi in tutta tranquillità: - sono le 9 di mattina o di sera? Che ho fatto fino ad ora?)
Hai gli occhi verdi e nocciola della campagna che ti ha dato la vita, ti ha visto crescere e che purtroppo non ti vedrà invecchiare e morire (campagna di cui purtroppo scorderai colori, suoni, profumi e sapori).
Hai una figlia che ti osserva, seria e premurosa e preoccupata (come una madre che badi alla sua bambina dall'aria smarrita...).

Hai.

Hai me e se ora non te ne accorgi - perchè dopo avermi chiesto se per caso volessi pranzare, alle 9.30 del mattino, sei andata a riposare (a dimenticare ancora) - poco importa.

Hai me e mi hai per sempre.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

1. (quando ho detto che Luglio è un mese insopportabile, sono stata incredibilmente ottimista: ho tralasciato di dire che - forse - i mesi a venire saranno peggio. Questo blog nasce con la risata da buffone di corte e si ferma - per un attimo? per sempre? - con il pianto della figlia che dovrà imparare ad essere la madre di sua madre.

Spero che sia solo una BEFFA e che questa beffa non sia INFINITA e che presto la tua e la mia risata tornino a dominare il nostro mondo. Non conosco un'altra persona che più di te meriti di tornare a sorridere, mamma

Ho paura).

2. (quando penso se sia giusto esporre queste parole alla portata di tutti, il dubbio amletico dura un attimo. Cosa volete che importi, ora?

Ho solo paura).

martedì 7 luglio 2009

Più luce del sole

(Malvisi - Madre e figlio)


"... il semaforo segna rosso
sulla costruzione sospeso come un dio
e le biciclette volano con in groppa le donne
dagli occhi di tutti i colori
col viso più forte della morte
gente che assapora i giorni
e quel rosso nel viso ha più luce del sole.
"
(Luigi Di Ruscio)

Questo autore me l'ha consigliato il mio amico Vex (leggerò Palmiro, promesso!).
Queste parole sembrano scritte su mia madre e su tutte le persone che - come lei - urlano la loro sofferenza, silenziosa ma potente come i raggi del sole più feroce.
Torna ad assaporare i giorni sorridendo, mamma, perché senza te a gustarli, i giorni non saprebbero più di niente.

E il sole di ogni giorno sarebbe inutile.

Aprile è il mese più crudele, diceva il poeta...

...luglio, invece, è semplicemente insopportabile.

martedì 30 giugno 2009

Random Olga

Stomaco pieno... sensi rilassati... Unchained Melody suonata dagli U2 e una foto di mia madre con i capelli spettinati e gli occhi assonnati... la vecchia gatta che dorme nella cesta... il cielo umido e coperto... due bimbi che schiamazzano nel cortile... le macchine di chi torna a casa dal lavoro... il rumore della ventola del computer... il sapore del caffé da leccare sulle labbra... la patina di polvere sugli scaffali delle librerie... il calendario fermo sulla pagina di maggio... la posta inevasa... il letto in ordine che reclama il peso del mio corpo... i pesi da un chilo in plastica verde che non vengono più sollevati... una foto di Nick Cave con i baffi che mi fanno venire in mente la canzone ascoltata stamattina (The Weeping Song) mentre preparavo la colazione per due... la cena da portare al lavoro... gl'impegni (bollette, esami del sangue, corsa, acquisti, fotocopie del Cud)... il sapore delle sue labbra tra un ricordo e l'altro... i miei capelli da lisciare... la conclusione che ora basta, si va a riposare... la conclusione secondaria che presto tornerò a scrivere... perché se ora sono sazia...
se ora sono sazia...

presto avrò fame ancora.
Sento già la mente che brontola, è il rumore del motore che sta per avviarsi di nuovo.

Intanto, grazie per il cibo che mi riempie lo stomaco e il cuore e l'anima.

Il Baffo!

"... but I won't be weeping long."

lunedì 15 giugno 2009

Ma che titolo e titolo...


(Out of control)

OUT OF CONTROL!


Out of control
(live in Belfast, 1981)

Monday morning
Eighteen years of dawning
I say "how long?"
You say "how long?"

It was one dull morning
Woke the world with falling
I was so sad, so sad
It was so bad, so bad

I was of a feeling it was out of control
I had the opinion it was out of control

Boys and Girls
Go to the school and girls
They make children
Not like this one

I was of a feeling it was out of control
I had the opinion it was out of control

I was of a feeling it was out of control
I had the opinion it was out of control

Out of control...out of control...out of control...out of control...out of control...

I fought fate
There's blood on the garden gate
The man says childhood
It's in his childhood

One day I'll die
The choice will not be mine
Will it be too late
You can't fight it

I was of a feeling it was out of control
I had the opinion it was out of control

(U2)

I am out of control, with this song in my ears and you by my side.
Out of control... out of control... out of...

Out of control just like a child, I can't even imagine the smell of my future, but I don't care about that and above all...

fear no more.
Out of control.

sabato 13 giugno 2009

lunedì 8 giugno 2009

Andrei sempre al mare

Quando sarò capace d'amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mia madre
né di far l'amore con mio padre in sogno.

Quando sarò capace d'amare
col mio uomo non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di una donna bambina.

Quando sarò capace d'amare
vorrò un uomo che ci sia davvero
che non affolli la mia esistenza
ma non mi stia lontano neanche col pensiero.

Vorrò un uomo che se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa
lui avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.

Quando sarò capace d'amare
vorrò un uomo che non cambi mai
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lui.

Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragiono
ma come quando respiro.

Quando sarò capace d'amare
farò l'amore come mi viene
senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene.

E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.

Quando sarò capace d'amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere

un amore senza sensi di colpa
senza alcun rimorso
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.

Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.

Così vorrei amare.


Ho rubato 'sto testo da qualche parte, l'ho messo al "femminile", l'ho schiaffato qua, e ora dovrei citare fonte (titolo della canzone e autore), ma sarà che sono momentaneamente in fase di pigrizia assoluta, in accappatoio a capelli bagnati, sarà che queste parole sono talmente belle da diventare universali e di tutti, che ho deciso di fare ... la Pirata!


E sarà che tra poco... "andrò al mare"


che non me ne frega niente di tutto ciò.


Cheers.


sabato 6 giugno 2009

Le Tre Grazie

Grazie a te che ci sei.
Grazie a te, che mi hai accolto all'uscita dal lavoro ieri sera a braccia spalancate, un sorriso fenomenale e un brindisi a due per festeggiare l'arrivo di una "buona notizia"... (hehehehe).
Grazie a te, che fai sempre il tifo per me e che condividi con piacere anche le cose belle che ultimamente - come per miracolo - iniziano a fioccarmi addosso come neve fresca e leggera.
Grazie a te, che invece di lavorare mi scrivi parole di maliziosa e femminile complicità (se gli uomini leggessero ciò che le donne si scrivono in intimità... maturerebbero con un brivido sulla schiena!)
Grazie a te, che mi dedichi post che capiamo solo noi due perché così dev'essere, per ora.
Grazie a te che mi hai dato fiducia e mi hai dimostrato che le donne non sono tutte stronze/troie/rivali (avevo iniziato a nutrire qualche dubbio!).
Grazie a te, che mi hai fatto capire che se un uomo somiglia a te... è il mio uomo!
Grazie a te, che quando eri persa, facevi già vedere - nel fondo scuro dei tuoi occhi - che era solo questione di un attimo: non ti perdi mai e la luce torna sempre e quando torna...no, non la tieni tutta per te, ma la regali con gioia a chi ami.
Grazie per ieri, per l'altroieri e per tutti i momenti in crescendo da quando ci siamo conosciute.

Grazie a te, perché ci sei... oggi più di ieri.

Grazie a te, che quando hai la pulce irrequieta che ti cammina addosso, scrivi a me.
Grazie a te, che quando ti passa per la mente un pensiero bislacco, lo stendi su Word e me lo mandi d'impulso: le tue mail di una riga soltanto, i tuoi guizzi musicali, i tuoi fiotti di creatività, le tue battute: tutto per me.
Grazie a te che m'intasi la posta di bella e sconosciuta musica... quando accendo il pc, il primo pensiero è per te, il cervello rumoreggia come stomaco affamato nel leggere il tuo nome.
Grazie a te, che mi restituisci elevati all'ennesima potenza quegli stimoli che sento di volerti dare quando ho voglia di scrivere.
Grazie a te, che mi hai "innescato" Black Lisa.
Grazie a te, che sei legato a me per una "beffa"...
Grazie a te, che sai tacere e sai parlare al momento giusto.
Grazie a te, che lasci fuori tutto e tutti e ci sei a piccole dosi.
Grazie a te, che dai e non chiedi mai, a te darò senza nulla volere.
Grazie a te, che dai il vero valore all'espressione "take it easy".
Grazie a te, che sai usare la mia stessa (auto)ironia e fai pedalare il mio cervello a velocità inusitata.

Grazie a te, perché ci sei... lieve e lontano, unico e vicino.

Grazie a te, che sei stato testardo.
Grazie a te, che sei rimasto nell'ombra in attesa della fine della mia tempesta.
Grazie a te, che non spingi mai sull'acceleratore.
Grazie a te, che mi hai fatto del bene in silenzio, a mia insaputa.
Grazie a te, che quando ti sfuggo involontariamente, sei lì che annaspi con lo sguardo finché non mi ritrovi.
Grazie a te, che fai il duro pure per me, quando mi vedi fragile... e poi sciogli la tensione con un'immane cazzata!
Grazie a te, che fai il pagliaccio per farmi ridere quando ho lo sguardo scuro.
Grazie a te, che mi sorridi e mi lasci agire, osservandomi come fossi una farfalla di cristallo, le tue mani pronte a farmi da scudo ad ogni istante.
Grazie a te, che più mi conosci più mi vorresti conoscere, più mi trovi "pazza" e più ti affascino.
Grazie a te, che sei l'opposto del dubbio e del silenzio, dell'ambiguità e dell'egoismo.
Grazie a te, che vedi solo me (ed è di questo, dopotutto, che io ho bisogno. Di questo e di te).
Grazie a te, che agisci senza giri di parole.
Grazie a te, che sei cavaliere e io regina.

Grazie a te, perché ci sei... da poco, ma è solo un inizio.

venerdì 5 giugno 2009

Meglio di lui non può spiegartelo nessuno

L'Albatros

Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.

À peine les ont-ils déposés sur les planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.

Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
L'un agace son bec avec un brûle-gueule,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!

Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.

Charles Baudelaire

domenica 31 maggio 2009

More Mads




Il Sirenetto di Copenhagen! Che bel posto dev'essere, la Vichinghia...

Mad Mads

(Foto di Jeppe Carlsen)
Voglia di bellezza pura? Accontentata.

Anche il nuovo prima o poi diventa vecchio

- Anche il nuovo prima o poi diventa vecchio, l'importante è saltare via, andarsene un attimo prima che ciò accada o cercare di interrompere questo processo inevitabile e assicurarsi così la continua dose di adrenalina che ti acchiappa ogni qualvolta qualcosa di nuovo ti-
- Quanto zucchero nel caffé?
- Non interrompermi, cazzo, con una domanda così fuori luogo!
- Non è una domanda fuori luogo, ti sto preparando il caffé. Ripeto: quanto zucchero nel caffé?
- Non lo voglio più, il tuo caffé, ecco.
- Ma perchè fai così?
- Perchè ero partito tutto bello ispirato, ti stavo esternando una mia cosa, una cosa che mi porto dentro da giorni, forse settimane intere, una cosa che solo ora sto capendo e volevo condividerla con te perché tu solamente puoi capirmi, allora -dicevo- bisogna rompere il cerchio, spezzare le catene per impedire che ad un certo punto la routine, la noia, l'abitudine sbiadiscano le cose della vi-
- Latte?
- Ma porcoddìo, allora! Ancora?! Ti sto parlando, cristo, sto tirando fuori a fatica una mia cosa e tu ancora con queste stupide domande?!
- Stupide domande? se ti avessi chiesto "benzina" al posto di "latte", sarebbe sembrata una domanda stupida o perlomeno strana, invece era una domanda legittima: devo sapere, adesso, se vuoi del latte nel caffé.
- Devi sapere?
- Certo, devo sapere come procedere, come andare avanti nella mia operazione di preparazione di un caffé per te. Come lo vuoi, allora, questo benedetto caffé?
- Non lo voglio più, mi pare di avertelo già detto, ma è ovvio che non mi stai a sentire per cui anche il discorso sul nuovo che prima o poi invecchia se non s'interviene con un'azione preventiva di rottura lo potevo fare tra me e me, se questo è il tuo modo di reagire quando ti parlo.
- Macché, m'interessa e molto, anche. Continua.
- Mmh...e vabbè. Ecco - dicevo - arriva ad un certo punto che il sapore e i contorni delle cose e anche la figura, la voce, lo sguardo e l'atteggiamento delle persone, tutto questo è talmente risaputo, vecchio e stantio, che non ci fai più caso e ti spegni e muori dentro... tipo, perdi interesse per tutto quel che ti circonda, perciò concludo dicendo: invecchiamo perché permettiamo alle cose e alle persone d'invecchiare e di conseguenza, invecchiando queste cose, invecchiamo pure no-
- Li vuoi due biscottini, col caffé?
- Ma allora vaffanculo! Stronza! Sempre ad interrompermi! Proprio nei momenti più delicati, poi! è importante per me questo discorso e.. eppoi è maleducazione, ecco! sai che c'è? il caffé e i biscottini dalli a-
- Hai ragione, hai ragione su tutta la linea.
- ... cioè?
- E' maleducazione interrompere gli altri... spezzare il ritmo... rompere il flusso dei pensieri... deviare il corso delle parole con inutili domande... prego, continua... continua pure sulla tua strada, che stavi dicendo?
- ...
- ...
-Stronza!
-Vecchio...
- ...
- ...

Exploit(ation)!


Questo blog e la sua squinternata autrice sfruttano bassamente due mostri sacri come Nick Cave e Shane MacGowan per ribadire che, dopotutto ... what a wonderful world, cazzo cazzo!

La vita stessa


LA VITA STESSA

Ci siamo incontrati giù nella valle, dove il vino dell’amore scorre insieme a quello della distruzione
Là in quella curva di oscurità dove crescono i fiori della tentazione
Ho lasciato tutto agli altri, c’eri solo tu e niente altro
Eri così bella ai miei occhi, bella come la vita stessa

Eri la vita stessa, e scorrevi su di me
La vita stessa, il vento tra gli olmi neri
La vita stessa, nel tuo cuore e nei tuoi occhi
Senza di te non ce la posso fare

Sapevo che eri nei guai, tutti lo sapevano
Ti portavi dietro quel libriccino nero da cui cadevano tutti i tuoi segreti
Hai gettato al vento tutto, le ricchezze, la bellezza, la salute
Come se non sapessi cosa fartene, nè cosa fare della vita stessa

Eri la vita stessa, e scorrevi su di me
La vita stessa, il vento tra gli olmi neri
La vita stessa, nel tuo cuore e nei tuoi occhi
Senza di te non ce la posso fare

Perché le cose a cui teniamo di più con il tempo ci sfuggono
fino a farci diventare sordi alla musica e ciechi davanti alla bellezza di Dio?
Perché le cose che ci uniscono pian piano finiscono per dividerci
fino a che non cadiamo nella nostra oscurità?
Stranieri ai nostri cuori

ed alla vita stessa, che scorre su di me
La vita stessa, il vento tra gli olmi neri
La vita stessa, nel tuo cuore e nei tuoi occhi
Senza di te non ce la posso fare

E ora questo è per la strada
E questo è per la tua salute

E per la vita stessa, che scorre su di me

Life itself di Bruce Springsteen, magnificamente (per me) tradotta da un amico

venerdì 29 maggio 2009

Moz?


Io sono sempre qui.
A scivolarti tra le dita e a perdermi nei tuoi occhi, sospirando al suono della tua voce, io sono sempre qui, ma ahimé, invisibile.
Ma non importa che tu mi veda, anzi non voglio.
Io vedo te ovunque e quel sorriso mi bacia le vene e i polsi.
Tu sei sempre qui.
Vero, Moz?
Non lo so.
Io non so più niente e per questo scivolo leggera... tra le tue dita.
Mi hai nel mirino dei tuoi occhi e per quanto invisibile...
prego tutto il giorno affinché tu - una volta per tutte - mi colpisca senza indugio.
Io sono sempre qui.

E tu, Moz, mi sei dentro e fuori.

giovedì 28 maggio 2009

Non si è geni per caso!


"Il sesso senza amore è un'esperienza vuota. Ma tra le esperienze vuote è una delle migliori."
(Woody Allen)

mercoledì 27 maggio 2009

Oasis

la normalità è cosa così poco normale da sembrare un'oasi,
stasera

Lars amandi




(immagini tratte dal film Antichrist, di Lars Von Trier)

Il film poggia su una domanda: e se il mondo fosse stato creato da Satana?
Lars Von Trier risponde.
Non vedo l'ora di sapere cosa!