martedì 30 giugno 2009

Random Olga

Stomaco pieno... sensi rilassati... Unchained Melody suonata dagli U2 e una foto di mia madre con i capelli spettinati e gli occhi assonnati... la vecchia gatta che dorme nella cesta... il cielo umido e coperto... due bimbi che schiamazzano nel cortile... le macchine di chi torna a casa dal lavoro... il rumore della ventola del computer... il sapore del caffé da leccare sulle labbra... la patina di polvere sugli scaffali delle librerie... il calendario fermo sulla pagina di maggio... la posta inevasa... il letto in ordine che reclama il peso del mio corpo... i pesi da un chilo in plastica verde che non vengono più sollevati... una foto di Nick Cave con i baffi che mi fanno venire in mente la canzone ascoltata stamattina (The Weeping Song) mentre preparavo la colazione per due... la cena da portare al lavoro... gl'impegni (bollette, esami del sangue, corsa, acquisti, fotocopie del Cud)... il sapore delle sue labbra tra un ricordo e l'altro... i miei capelli da lisciare... la conclusione che ora basta, si va a riposare... la conclusione secondaria che presto tornerò a scrivere... perché se ora sono sazia...
se ora sono sazia...

presto avrò fame ancora.
Sento già la mente che brontola, è il rumore del motore che sta per avviarsi di nuovo.

Intanto, grazie per il cibo che mi riempie lo stomaco e il cuore e l'anima.

Il Baffo!

"... but I won't be weeping long."

lunedì 15 giugno 2009

Ma che titolo e titolo...


(Out of control)

OUT OF CONTROL!


Out of control
(live in Belfast, 1981)

Monday morning
Eighteen years of dawning
I say "how long?"
You say "how long?"

It was one dull morning
Woke the world with falling
I was so sad, so sad
It was so bad, so bad

I was of a feeling it was out of control
I had the opinion it was out of control

Boys and Girls
Go to the school and girls
They make children
Not like this one

I was of a feeling it was out of control
I had the opinion it was out of control

I was of a feeling it was out of control
I had the opinion it was out of control

Out of control...out of control...out of control...out of control...out of control...

I fought fate
There's blood on the garden gate
The man says childhood
It's in his childhood

One day I'll die
The choice will not be mine
Will it be too late
You can't fight it

I was of a feeling it was out of control
I had the opinion it was out of control

(U2)

I am out of control, with this song in my ears and you by my side.
Out of control... out of control... out of...

Out of control just like a child, I can't even imagine the smell of my future, but I don't care about that and above all...

fear no more.
Out of control.

sabato 13 giugno 2009

lunedì 8 giugno 2009

Andrei sempre al mare

Quando sarò capace d'amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mia madre
né di far l'amore con mio padre in sogno.

Quando sarò capace d'amare
col mio uomo non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di una donna bambina.

Quando sarò capace d'amare
vorrò un uomo che ci sia davvero
che non affolli la mia esistenza
ma non mi stia lontano neanche col pensiero.

Vorrò un uomo che se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa
lui avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.

Quando sarò capace d'amare
vorrò un uomo che non cambi mai
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lui.

Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragiono
ma come quando respiro.

Quando sarò capace d'amare
farò l'amore come mi viene
senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene.

E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.

Quando sarò capace d'amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere

un amore senza sensi di colpa
senza alcun rimorso
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.

Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.

Così vorrei amare.


Ho rubato 'sto testo da qualche parte, l'ho messo al "femminile", l'ho schiaffato qua, e ora dovrei citare fonte (titolo della canzone e autore), ma sarà che sono momentaneamente in fase di pigrizia assoluta, in accappatoio a capelli bagnati, sarà che queste parole sono talmente belle da diventare universali e di tutti, che ho deciso di fare ... la Pirata!


E sarà che tra poco... "andrò al mare"


che non me ne frega niente di tutto ciò.


Cheers.


sabato 6 giugno 2009

Le Tre Grazie

Grazie a te che ci sei.
Grazie a te, che mi hai accolto all'uscita dal lavoro ieri sera a braccia spalancate, un sorriso fenomenale e un brindisi a due per festeggiare l'arrivo di una "buona notizia"... (hehehehe).
Grazie a te, che fai sempre il tifo per me e che condividi con piacere anche le cose belle che ultimamente - come per miracolo - iniziano a fioccarmi addosso come neve fresca e leggera.
Grazie a te, che invece di lavorare mi scrivi parole di maliziosa e femminile complicità (se gli uomini leggessero ciò che le donne si scrivono in intimità... maturerebbero con un brivido sulla schiena!)
Grazie a te, che mi dedichi post che capiamo solo noi due perché così dev'essere, per ora.
Grazie a te che mi hai dato fiducia e mi hai dimostrato che le donne non sono tutte stronze/troie/rivali (avevo iniziato a nutrire qualche dubbio!).
Grazie a te, che mi hai fatto capire che se un uomo somiglia a te... è il mio uomo!
Grazie a te, che quando eri persa, facevi già vedere - nel fondo scuro dei tuoi occhi - che era solo questione di un attimo: non ti perdi mai e la luce torna sempre e quando torna...no, non la tieni tutta per te, ma la regali con gioia a chi ami.
Grazie per ieri, per l'altroieri e per tutti i momenti in crescendo da quando ci siamo conosciute.

Grazie a te, perché ci sei... oggi più di ieri.

Grazie a te, che quando hai la pulce irrequieta che ti cammina addosso, scrivi a me.
Grazie a te, che quando ti passa per la mente un pensiero bislacco, lo stendi su Word e me lo mandi d'impulso: le tue mail di una riga soltanto, i tuoi guizzi musicali, i tuoi fiotti di creatività, le tue battute: tutto per me.
Grazie a te che m'intasi la posta di bella e sconosciuta musica... quando accendo il pc, il primo pensiero è per te, il cervello rumoreggia come stomaco affamato nel leggere il tuo nome.
Grazie a te, che mi restituisci elevati all'ennesima potenza quegli stimoli che sento di volerti dare quando ho voglia di scrivere.
Grazie a te, che mi hai "innescato" Black Lisa.
Grazie a te, che sei legato a me per una "beffa"...
Grazie a te, che sai tacere e sai parlare al momento giusto.
Grazie a te, che lasci fuori tutto e tutti e ci sei a piccole dosi.
Grazie a te, che dai e non chiedi mai, a te darò senza nulla volere.
Grazie a te, che dai il vero valore all'espressione "take it easy".
Grazie a te, che sai usare la mia stessa (auto)ironia e fai pedalare il mio cervello a velocità inusitata.

Grazie a te, perché ci sei... lieve e lontano, unico e vicino.

Grazie a te, che sei stato testardo.
Grazie a te, che sei rimasto nell'ombra in attesa della fine della mia tempesta.
Grazie a te, che non spingi mai sull'acceleratore.
Grazie a te, che mi hai fatto del bene in silenzio, a mia insaputa.
Grazie a te, che quando ti sfuggo involontariamente, sei lì che annaspi con lo sguardo finché non mi ritrovi.
Grazie a te, che fai il duro pure per me, quando mi vedi fragile... e poi sciogli la tensione con un'immane cazzata!
Grazie a te, che fai il pagliaccio per farmi ridere quando ho lo sguardo scuro.
Grazie a te, che mi sorridi e mi lasci agire, osservandomi come fossi una farfalla di cristallo, le tue mani pronte a farmi da scudo ad ogni istante.
Grazie a te, che più mi conosci più mi vorresti conoscere, più mi trovi "pazza" e più ti affascino.
Grazie a te, che sei l'opposto del dubbio e del silenzio, dell'ambiguità e dell'egoismo.
Grazie a te, che vedi solo me (ed è di questo, dopotutto, che io ho bisogno. Di questo e di te).
Grazie a te, che agisci senza giri di parole.
Grazie a te, che sei cavaliere e io regina.

Grazie a te, perché ci sei... da poco, ma è solo un inizio.

venerdì 5 giugno 2009

Meglio di lui non può spiegartelo nessuno

L'Albatros

Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.

À peine les ont-ils déposés sur les planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.

Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
L'un agace son bec avec un brûle-gueule,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!

Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.

Charles Baudelaire