sabato 2 maggio 2009

Advice to myself


I won't think twice
'cause I live once

(addenda:

A volte uno è uguale a zero.

Quello che pesa veramente è l’assenza delle cose desiderate.

Conta a volte solo quello che non c’è ed è un male.

Sopravvive in bocca solo quell’unico sapore immaginato.

Non s’avverte odore di ciò che abbiamo accanto.

Si chiudono gli occhi, ma l’immagine non sfuma.

Si diffonde silenzio, ma dentro le parole sono urla.

Si è feriti quando si è invisibili, si è colpiti perché invivibili.

Si muore quando si è non vissuti e non voluti.

Ci si sente finiti quando si è un numero finito, come uno.

A volte uno è uguale a zero.

E due è l’infinito, finalmente compreso.

Ma l’infinito non è luogo di pace garantita.

Capita a volte di sperare di non dover più sperare.

I sogni più belli diventano spaventosi.

Il desiderio di felicità provoca paura e paralisi.

La ricerca della pace porta alla guerra e alla possibile sconfitta.

Il desiderio mi uccide già solo vivendolo)

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