sabato 6 giugno 2009

Le Tre Grazie

Grazie a te che ci sei.
Grazie a te, che mi hai accolto all'uscita dal lavoro ieri sera a braccia spalancate, un sorriso fenomenale e un brindisi a due per festeggiare l'arrivo di una "buona notizia"... (hehehehe).
Grazie a te, che fai sempre il tifo per me e che condividi con piacere anche le cose belle che ultimamente - come per miracolo - iniziano a fioccarmi addosso come neve fresca e leggera.
Grazie a te, che invece di lavorare mi scrivi parole di maliziosa e femminile complicità (se gli uomini leggessero ciò che le donne si scrivono in intimità... maturerebbero con un brivido sulla schiena!)
Grazie a te, che mi dedichi post che capiamo solo noi due perché così dev'essere, per ora.
Grazie a te che mi hai dato fiducia e mi hai dimostrato che le donne non sono tutte stronze/troie/rivali (avevo iniziato a nutrire qualche dubbio!).
Grazie a te, che mi hai fatto capire che se un uomo somiglia a te... è il mio uomo!
Grazie a te, che quando eri persa, facevi già vedere - nel fondo scuro dei tuoi occhi - che era solo questione di un attimo: non ti perdi mai e la luce torna sempre e quando torna...no, non la tieni tutta per te, ma la regali con gioia a chi ami.
Grazie per ieri, per l'altroieri e per tutti i momenti in crescendo da quando ci siamo conosciute.

Grazie a te, perché ci sei... oggi più di ieri.

Grazie a te, che quando hai la pulce irrequieta che ti cammina addosso, scrivi a me.
Grazie a te, che quando ti passa per la mente un pensiero bislacco, lo stendi su Word e me lo mandi d'impulso: le tue mail di una riga soltanto, i tuoi guizzi musicali, i tuoi fiotti di creatività, le tue battute: tutto per me.
Grazie a te che m'intasi la posta di bella e sconosciuta musica... quando accendo il pc, il primo pensiero è per te, il cervello rumoreggia come stomaco affamato nel leggere il tuo nome.
Grazie a te, che mi restituisci elevati all'ennesima potenza quegli stimoli che sento di volerti dare quando ho voglia di scrivere.
Grazie a te, che mi hai "innescato" Black Lisa.
Grazie a te, che sei legato a me per una "beffa"...
Grazie a te, che sai tacere e sai parlare al momento giusto.
Grazie a te, che lasci fuori tutto e tutti e ci sei a piccole dosi.
Grazie a te, che dai e non chiedi mai, a te darò senza nulla volere.
Grazie a te, che dai il vero valore all'espressione "take it easy".
Grazie a te, che sai usare la mia stessa (auto)ironia e fai pedalare il mio cervello a velocità inusitata.

Grazie a te, perché ci sei... lieve e lontano, unico e vicino.

Grazie a te, che sei stato testardo.
Grazie a te, che sei rimasto nell'ombra in attesa della fine della mia tempesta.
Grazie a te, che non spingi mai sull'acceleratore.
Grazie a te, che mi hai fatto del bene in silenzio, a mia insaputa.
Grazie a te, che quando ti sfuggo involontariamente, sei lì che annaspi con lo sguardo finché non mi ritrovi.
Grazie a te, che fai il duro pure per me, quando mi vedi fragile... e poi sciogli la tensione con un'immane cazzata!
Grazie a te, che fai il pagliaccio per farmi ridere quando ho lo sguardo scuro.
Grazie a te, che mi sorridi e mi lasci agire, osservandomi come fossi una farfalla di cristallo, le tue mani pronte a farmi da scudo ad ogni istante.
Grazie a te, che più mi conosci più mi vorresti conoscere, più mi trovi "pazza" e più ti affascino.
Grazie a te, che sei l'opposto del dubbio e del silenzio, dell'ambiguità e dell'egoismo.
Grazie a te, che vedi solo me (ed è di questo, dopotutto, che io ho bisogno. Di questo e di te).
Grazie a te, che agisci senza giri di parole.
Grazie a te, che sei cavaliere e io regina.

Grazie a te, perché ci sei... da poco, ma è solo un inizio.

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